Negli ultimi anni cani, gatti e cavalli vengono utilizzati nelle terapie per curare disturbi fisici e psichici. Tuttavia ci sono anche altri animali che si sono dimostrati validi per cure riabilitative, tra cui gli asini.
Praticata da diverso tempo in Europa e Stati Uniti, l’onoterapia in Italia è ancora poco diffusa: a Roma solo l’ospedale di Genzano “Fatebenefratelli” ha una fattoria dove vengono accuditi asini per l’onoterapia. Eppure questa particolare pet therapy si è dimostrata molto efficace nell’alleviare i sintomi di malattie gravi e invalidanti, come l’autismo, l’Alzheimer e molto patologie psichiatriche. Ma gli asini possono aiutare anche chi, a seguito di traumi o relazioni diseducative, presenta problemi comportamentali o legali alla sfera emotiva e affettiva. Anche gli anziani, i tossicodipendenti e i disabili trovano giovamento nel relazionarsi con questi animali.
Ma come funziona l’onoterapia, e sopratutto perché è utile? Grazie al loro carattere docile, accogliente e quasi del tutto privo di aggressività, l’asino instaura facilmente un rapporto empatico con l’utente, che attraverso la cura dell’animale, ritrova l’autostima e la sicurezza in sé, colmando quei deficit cognitivi e psichici da cui è afflitto. Le persone, guidate da un gruppo di professionsti, interagiscono con l’asino acccudendolo, accarezzando il pelo morbido, spazzolandolo: in altre parole l’utente instaura una relazione affettiva ed empatica con l’animale. Questa relazione apporta numero benefici, tra cui:
- Sviluppo delle capacità relazionali con l’animale tramite linguaggio non-verbale.
- Accedere al proprio mondo emotivo mediante il rapporto con l’animale.
- Sviluppo della consapevolezza di sé e dell’Altro.
- Accrescimento della capacità di prendersi cura dell’Altro.
- Sviluppo dell’autonomia nelle scelte personali e nelle attività con l’animale
- Sviluppo capacità empatiche e di aiuto reciproco
- Miglioramento delle condizioni fisiche, psicologiche ed emotive degli assistiti
- Ritrovare la propria dimensione affettiva tramite la relazione con l’asino
Nonostante siano stati denigrati per secoli, gli asini in realtà sono intelligenti, sensibili, empatici, collaborativi e, sopratutto, mai . Per questo questi splendidi animali si sono rivelati dei preziosi alleati per allevviare le sofforenze dei pazienti affetti da disturbi fisici e psichiatrici.
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